Introduzione ai problemi della comunicazione e del dialogo
Libreria Un. Editrice, Verona 1988 Pag 62
In un periodo, in cui tutto appare incerto e problematico e in cui le persone tendono a isolarsi e le istituzioni sono in crisi, è fondamentale ritrovare “speranza”, impegnandosi in prima persona in relazioni interpersonali, fondate sulle esigenze profonde della realtà-“persona”. La comunicazione può essere accoglienza e dialogo o strumento di competizione e di violenza quotidiana, che scandisce e accompagna le violenze. La comunicazione – accoglienza – diviene ricerca, cammino fatto di i9nsieme, dialogo, capace di contribuire a costruire istituzioni, comunità, relazioni… “a misura d’uomo”. La comunicazione viene ad essere un ponte gettato sul futuro. Libro esaurito
Lavorare per obiettivi nelle istituzioni
Editoriale Bios – Cosenza 1996 – Pag. 88
Il gruppo di lavoro comporta l’assunzione di una mentalità, attraverso cui concretizzare forme articolate di e diversificate di partecipazione e di condivisione degli obiettivi da parte delle persone che operano nelle istituzioni.
Ciò comporta la corresponsabilizzazione del personale circa gli obiettivi e i programmi della vita istituzionale e la loro umanizzazione, attraverso il coinvolgimento e un’attiva partecipazione; la ricerca e l’utilizzazione di mezzi, degli strumenti e dei metodi più confacenti al conseguimento degli obiettivi dell’istituzione, attraverso il decentramento dell’organizzazione e della responsabilità; la conoscenza dei problemi “terra a terra” e la loro soluzione in un quadro più ampio di riferimento.
Si tratta di “personalizzare” e armonizzare il contributo dell’individuo con la vita collettiva e di strutturare l’istituzione in funzione della persona. In molti stati della vita professionale e sociale, il gruppo tende a prevalere sia come metodo di lavoro sia come mezzo di formazione e di vita.. Da anni le istituzioni più avanzate, per mantenersi al passo con l’evoluzione sociale e per utilizzare le potenzialità del personale, attuano la riunione di gruppo e lo studio dei problemi secondo criteri di efficienza e di efficacia.
E’, pertanto, più che mai necessario conoscere i processi che agiscono all’interno del gruppo di lavoro, gli influssi talora contradditori che vi si esercitano, le ragioni per le quali un certo gruppo fallisce nei suoi obiettivi, mentre altri hanno successo.
Ed. ReS – Verona 1999 –
Pag. 192
Il presente lavoro si colloca a fianco dello psicomotricista nel suo cammino di formazione. Non entra nello specifico dell’intervento psicomotorio, ma – pur nella sua sinteticità – presenta la cornice entro cui si attua e esplica l’attività. Vuole essere timolo di ricerca, di approfondimento culturale e di apertura di orizzonti professionali
Vengono, pertanto, affrontati argomenti che dovrebbero far parte del bagaglio culturale e professionale dell’operatore, il cui possesso ed approfondimento avvengono attraverso, lo studio, una costante riflessione sul progetto operato e un leale confronto “in supervisione” e con altri operatori.
Noi riteniamo che nel lavoro terapeutico, qualunque esso sia, metodo e contenuto non vadano scissi, ma che per conseguire le finalità terapeutiche, debbano essere tra di loro intrinsecamente connessi ed interdipendenti. Ad ognuno spetta il compito di scoprire tante cose, ma è necessario avere i contenuti scientifici, collocati in un orizzonte epistemologico, entro cui focalizzare il proprio metodo ed affinare le tecniche. Ciò favorirà le successive scoperte professionali. Ognuno potrà apprendere connessioni ed implicazioni del metodo scientifico del contenuto, affinare tecniche e modalità d’intervento, scoprire errori e modificare atteggiamenti, recuperare costantemente la dignità della propria e dell’altrui dignità. Ciò tramite la riflessione sul proprio operato, attraverso letture consone ed appropriate, la confrontazione con i colleghi e la supervisione: una formazione permanente. Il percorso di formazione permanente dovrà chiarire costantemente i criteri epistemologici della psicomotricità, cioè i suoi fondamenti scientifici e i collegamenti con le altre scienze.
Coppia e famiglia. Crescere insieme
Ed. Vita Nuova, Verona 1999, Pag. 144
Le ansie, le preoccupazioni e le paure, frammista speranze, le idealizzazioni e la ricerca di sicurezze dei giovani di fronte al matrimonio hanno assunto dimensioni notevoli. Essi vivono una precarietà e nel contempo una determinazione che li coinvolge profondamente. Tanto sono certi della riuscita della loro unione quanto sono fragili di fronte alle difficoltà della vita di coppia.
Ogni coppia è una “storia” e costituisce la propria storia, di continuità o di rottura: come vi è un percorso verso la maturità per il singolo, così vi è un cammino verso la maturità per la coppia. Con il matrimonio ciascuno si assume la responsabilità di condividere il percorso di maturità con il proprio coniuge. Così i due percorsi si fondono, le due personalità si supportano e si integrano, oppure si intralciano e anche si allontanano segnando tracciati divergenti. Nel costituire coppia ciascuno entra con la propria storia psicologica, in cui sono coinvolti i vari aspetti della personalità. Tutto avviene nel “sistema-coppia” e nel “sistema-famiglia”: ogni membro è coinvolto in un clima psicoaffettivo, di cui è attore e contemporaneamente spettatore.
Ogni nucleo familiare ha uno stile, un orientamento, che proietta fuori o verso l’interno. Gli stili indirizzano i comportamenti dei membri che predicono possibili aspetti sull’espressione delle emozioni e dei vissuti nei propri confronti, della famiglia e del mondo circostante.
Vi sono fattori che strutturano il clima psicoaffettivo, che vanno dalla definizione dei confini per dl’identità di coppia al modo con cui viene vissuta l’affettività, la soggettività e reciprocità, con incoraggiamento all’autonomia della persona e contemporaneamente al senso di appartenenza al contesto familiare e con la presenza di valori trascendenti.
Modelli di Maturità psicoaffettiva
Ed. ReS, Verona 2000 – Pag. 48
Il concetto di “maturità umana” è sovente citato in contesti che esulano dalla riflessione a carattere puramente psicologico. Anche se si è d’accordo nell’attribuire molta importanza alla maturità umana, non sembra essere stata ancora formulata una sua definizione chiara, su cui molti siano unanimemente concordi.
Premessa fondamentale, nata dalla consapevolezza della varietà e della diversificazione delle numerose correnti psicologiche, è l’affermazione che non esiste, in campo psicologico, un’unica definizione di maturità umana, in quanto vi è la presenza di diversi modelli cui sottostanno differenti visioni antropologiche, talora contrastanti.
Nel presente volumetto sono presentati alcuni modelli di maturità, intendendo per modello una “costruzione ad hoc”, che ha lo scopo di rendere più agevole la comprensione di complesse e astratte proporzioni teoriche mediante analogie figurate o verbali particolarmente espressive.
Dopo aver passato rapidamente in rassegna il modello psicoanalitico, epigenetico, dell’autorealizzazione, della autotrascendenza, viene presentato come modello di riferimento per la maturità umana l’analisi di O. Kernberg, che offre notevoli vantaggi tra cui: offre un approccio, che evidenzia in particolar modo il problema della relazione oggettuale e dello sviluppo del Sé; è rappresentativo di molti altri autori; offre uno schema di sviluppo dell’individuo di tipo dinamico ed evolutivo, dove la maturità è vista come il risultato di processi organizzativi, che i9mplicano un susseguirsi di stadi qualitativamente diversi, di sempre maggiore complessità, regolati da un principio interno di differenziazione e integrazione.
(a cura di Gilberto Gobbi)
Prevenzione ed educazione psicomotoria in ambito educativo-pedagogico
Ed. ReS, Verona2002 Pag. 144
Il corpo in gioco è parte integrante del progetto sperimentale formativo di “Percorsi di gioco e movimento”, attuato nel biennio 1999-2000, in sette comuni del Distretto Sanitario 3 della Valpolicella (USL 22 del Veneto), collocato in un territorio vasto e diversificato tra pianura, collina e montagna. Sotto l’aspetto organizzativo rientra tra le finalità della Legge n. 285 del 28 agosto 1997. Il corpo in gioco è una sperimentazione educativo-formativa, che ha visto coinvolto i bambini, le operatrici della scuola, i genitori dei bambini in attività formative psicomotorie di vari plessi scolastici della scuola pubblica e non del settore materno-infantile. Si è partiti dal presupposto che, se il bambino è il soggetto-oggetto del processo educativo, gli operatori e i genitori sono profondamente partecipi sia come stimolatori e orientatori delle potenzialità educative e sia come agenti devianti di tale processo. Assumere come base del processo educativo, nelle sue varie fasi e tappe, lo sviluppo psicomotorio del bambino, significa assumere il bambino nella sua totalità per progettare e sperimentare nuovi modelli educativi, seguendo lo sviluppo di abilità manuali, cognitive, psicoaffettive e comunicazionali, in sintonia con il processo di maturazione della personalità. Il presente lavoro sperimentale si colloca in questo percorso educativo-preventivo di psicomotricità, nei suoi vari aspetti interdisciplinari. In esso il corpo non è solo lo strumento, ma il soggetto di molte attività educative e formative interdisciplinari, in cui il bambino è protagonista e diviene capace di esprimersi, di collocarsi nello spazio, di vivere il tempo, di liberare le barriere interne ed esterne, di saper relazionarsi, di correggere eventuali disfunzioni dello schema corporeo e dell’immagine di sé e di prevenire ulteriori disfunzioni.
Ed. Vita Nuova – Verona 2004
Pag. 168
Oggi, chi è il padre e dov’è? E’ il percorso che tenta di fare questo libro, il cui oggetto è la ricerca del padre, del suo ruolo e della sua funzione, della sua importanza e del suo valore.”Il padre non è perfetto” è una realtà che provoca per la sua evidenza lapalissiana. Come titolo di un libro può essere visto e interpretato come una difesa del padre, in un periodo in cui ogni autorità e specialmente quella paterna viene costantemente messa in discussione.
L’intento è di cogliere è di cogliere la provocazione vederne i contenuti, sentirne la pregnanza profonda sia per i padri che per i figli. Lo scopo è quello di farli incontrare riconoscere di essere intrinsecamente legati, parlarsi, ascoltarsi, comprendersi e accettarsi nella diversità.
La realtà postula che il figlio debba essere riconosciuto come “soggetto-altro”, perché il suo Sé possa sperimentare la propria soggettività alla presenza del padre. Ciò significa che vi sono nello stesso tempo un bisogno di essere riconosciuto come figlio e una capacità di riconoscere il padre, il che rende possibile il riconoscimento reciproco. Vi è un ideale di padre, generatore di vita, che in quanto tale viene pre-sentito come perfetto, il padre archetipo, che esiste solo nella mente e nel desiderio del figlio e nel desiderio dello stesso padre. Ma i padre non è né perfetto né onnipotente
Tuttavia l’essere padre è un valore ed avere un padre è un valore.
E se mi rilvolgerssi allo psicologo?
Ed. Vita Nuova, Verona 2008.
pag. 124 € 7
Ognuno di noi può trovarsi di fronte a difficoltà, che necessitano soluzioni impellenti, e sentire la necessità di appoggiarsi ad una persona per affrontare un periodo difficile della vita, per capire ciò che sta succedendo e per ritrovare la strada ed uscire dalla “selva oscura” a “riveder le stelle”.
Rientra nella normalità il dover affrontare dei problemi. Ciò rappresenta una caratteristica
della condizione umana dello stare nel mondo. Succede a psicologi, psichiatri, a medici e sacerdoti, ad imprenditori e operai, a liberi professionisti ed impiegati, a giovani e a meno giovani, di vivere situazioni molto ansiogene, di avere qualche trauma, che offusca l’orizzonte e attacca la volontà. Può essere necessario allora trovare una figura d’appoggio o sperimentare un metodo che faciliti l’uscita da uno sterile travaglio e dall’apatia. Nel passato si ricorreva al padre spirituale, al guru; da qualche tempo è emersa una nuova figura professionale, lo psicologo-psicoterapeuta, come persona informata sui fatti psicoaffettivi, a cui si può fare riferimento in situazioni di stress, conflitto, ansia, disfunzioni psicoaffettive, necessità di ri-equilibrio. Si va in psicoterapia, come percorso psicologico personale o di coppia e famiglia, o, come qualcuno preferisce dire: si va in analisi.
Il presente lavoro intende affrontare che cosa significhi, appunto, andare in psicoterapia, e quali siano i processi e le implicazioni che avvengono in tale contesto relazionale. La scelta dello psicoterapeuta non è semplice, come non è semplice capire a quale orientamento teorico psicoterapeutico appartenga il professionista. I modelli sono molteplici ed è difficile districarsi in essi. Chi va in psicoterapia? Non solo chi vive problemi psicologici disfunzionali, ma chiunque voglia conoscersi meglio, affrontare alcuni aspetti della personalità, ritrovare un nuovo equilibrio psicofisico. Chi vuole prendersi cura di sé.
Vorrei dirti tutto di me. L’importanza del dialogo nella coppia e nella famiglia
Ed. Vita Nuova, Verona 2008, pag. 274.
Il libro si articola in sei capitoli, in cui sono affrontati aspetti diversi della comunicazione. Parte da alcuni interrogativi sul matrimonio e sulla coppia nell’odierna società, sul codice simbolico e dell’unione e sui requisiti psicosociali della “coppia felice” e sulle problematiche della scelta.Si affronta la comunicazione della coppia come mezzo di individuazione del soggetto, di coesione della coppia, di parità valoriale delle persone. Sono analizzati i vari tipi di comunicazione, verbale e non verbale, i molteplici linguaggi, per soffermarsi sugli ostacoli propri della comunicazione egocentrica all’interno della stessa coppia e della famiglia
Un capitolo è dedicato ad una particolare comunicazione privilegiata della coppia: quella sessuale, perché l’Autore è convinto che la dimensione sessuale della persona ha un suo specifico linguaggio nella relazione di coppia, nel bene e nel male, come fattore per col costituzione e la crescita dell’unità, dell’intesa, della complicità e dell’intimità. Dopo aver analizzato le disfunzioni della comunicazioni sessuale, il percorso si chiude con la ricerca dei fondamenti e degli strumenti del dialogo
Il libro, con un linguaggio accessibile, presenta il mondo affettivo-relazionale del singolo e del contesto coniugale, filtrato attraverso le espressioni molteplici della comunicazione. L’ottica è la relazione coniugale e familiare attraverso l’analisi della comunicazione, nei suoi aspetti più profondo (nascosti) e in quelli comportamentali (visibili). La comunicazione è fattore determinante per la costituzione, la continuità o l’interruzione della vita della coppia. L’Autore, nel privilegiare l’analisi della comunicazione di coppia, ripete, però, che la riuscita di una buona tecnica della comunicazione non sia sufficiente per la riuscita del matrimonio: non cancella i deficit di personalità, le incomprensioni tra le persone, le diversità dei vissuti.
I BAMBINI E LA SESSUALITA’
Ed. Evolution, Verona 2010, pp. 133
Il bambino ascolta e osserva. Spesso tace. Alcune volte domanda e interroga. S’acquieta e pensa. Ascolta al di là delle porte chiuse e delle pareti blindate. S’interroga ed interroga l’adulto e, a suo modo, si dà delle risposte sulla vita, sulla morte, sulla nascita, sulla fecondazione, sulla pancia della mamma o della zia o della conoscente, sulle differenze anatomiche tra il papà e la mamma, tra lui e la sorellina, o tra lei e il fratellino. Il bambino s’interroga sulla sessualità e d ha delle risposte “sue” ad ogni domanda, perché grande è la sua fantasia e la sua immaginazione crea soluzioni che gli adulti nemmeno pensano. Ha una sua filosofia della vita che gli proviene dall’ascolto, dall’osservazione dei fenomeni, dalla curiosità e dalla sua fervida immaginazione. Ad ogni domanda trova una sua risposta. Il bambino durante la crescita interpella l’adulto con il suo comportamento oltre che con le sue parole sui grandi problemi dell’esistenza, sul suo corpo, i suoi organi genitali, le loro funzioni, in cui la vita e la morte sono connessi a ciò che noi chiamiamo la problematica sessuale. Sappiamo che il bambino ha bisogno di risposte semplici, vere, adeguate alla sua età.
Questo libro cerca di aiutare io genitori e i nonni a riflettere sulle problematiche della maturità psicosessuale e a dare risposte semplici, vere, adeguate.
VERSO LA VITA. Percorsi di crescita per il preadolescente e la sua famiglia.
Fede & Cultura Ed., Verona 2012, pp. 126.
Essere educatori significa essere esperti nel facilitare la crescita e la maturazione dei bambini e degli adolescenti nei differenti ambiti della personalità. Il presente lavoro affronta tre aspetti fondamentali dell’educazione del preadolescente: la formazione della coscienza morale, l’educazione ai valori e l’apertura alla trascendenza e alla religiosità. Sono tre ambiti che, di norma, nell’educazione vengono solo accennati, anzi spesso dimenticati. L’Autore ritiene che la formazione della coscienza morale, l’educazione ai valori e l’apertura alla trascendenza e alla religiosità siano fondamentali per la formazione della personalità, per l’equilibrio nelle famiglie e per la stessa società. L’attuale emergenza educativa è il risultato della carenza principalmente in questi settori, sia in famiglia sia nelle agenzie educative, è un’emergenza di persone adulte, che, con la parola e con il comportamento, siano capaci di proporre la formazione della coscienza morale, testimonino i valori irrinunciabili, sappiano fare delle scelte coraggiose e favoriscano nelle nuove generazioni l’apertura alla trascendenza e al sacro. Verso la vita. Percorsi di crescita per l’adolescente e la sua famiglia si colloca come un valido contributo in questa emergenza che necessita di adulti disponibili, di impegno, di tempo e di grazia di Dio.
Questo è geniale. Ho cercato questa opinione qualche tempo fa, ma questa è abbastqanza approfondita. Kudos
"Mi piace""Mi piace"
Ho cercato recentemente su questo argomento e ho letto piuttosto una grande quantità di brevi articoli simili a questo, ma questo prende il premio. Breve e conciso. Applausi.
"Mi piace""Mi piace"
What’s up, just wanted to mention, I liked this blog post. It was practical. Keep on posting!
"Mi piace""Mi piace"
It’s amazing for me to have a site, which is useful designed for my know-how. thanks admin
"Mi piace""Mi piace"
I have read so many articles or reviews concerning the
blogger lovers however this post is actually a good piece of writing, keep
it up.
"Mi piace""Mi piace"
An interesting discussion is definitely worth
comment. I think that you need to write more on this subject, it may not be a taboo subject but typically people don’t discuss these subjects. To the next! Best wishes!!
"Mi piace""Mi piace"
Hi mates, nice paragraph and good arguments commented at this place, I
am really enjoying by these.
"Mi piace""Mi piace"
Thanks , I have just been looking for information about this topic for
ages and yours is the greatest I’ve discovered so far. But, what concerning the bottom line? Are you positive in regards to the source?
"Mi piace""Mi piace"
Il mio coniuge ed io siamo qui perché il sito web è diverso; pensato che è importante
controllare le cose. Mi piace quello che vedo così ora lo sto seguendo.
Attendo con ansia di vedere la tua pagina web per una seconda volta.
"Mi piace""Mi piace"
Il tuo metodo di spiegare il tutto in questo post è veramente piacevole,
tutti possono facilmente capire, Grazie mille.
"Mi piace""Mi piace"
Write more, thats all I have to say. Literally, it seems as though you relied on the video to make your point.
You clearly know what youre talking about, why waste
your intelligence on just posting videos to your weblog when
you could be giving us something enlightening to read?
"Mi piace""Mi piace"
I’ve been ghosting in this vicinity for quite a time now however wanted to comment. This is pretty damn well composed, don’t stop!
"Mi piace""Mi piace"
This is venerable. I’ve been told such things a while ago however this is pretty accurate. Kudos
"Mi piace""Mi piace"
Been checking out this topic for a few weeks and I’ve reviewed quite a large amount of similar short articles to this, but this the easiest to read. Nice and concise, ta.
"Mi piace""Mi piace"
Been checking out this area for over two hours and
I’ve skimmed over rather a great deal of comparable information to this, however this takes the biscuit. Pleasant and concise, ty.
"Mi piace""Mi piace"
I’ve been browsing right here for quite a time but must comment. This is pretty well-written, don’t stop!
"Mi piace""Mi piace"
I’ve been lurking right here for a time now but had to comment. This is rather concise, do another like this one!
"Mi piace""Mi piace"
This is highfalutin’. I’ve been told such things before though this is pretty in-depth.
Kudos
"Mi piace""Mi piace"
I’ve been reading in this vicinity for a few weeks now however had to comment. This is truly intriguing, don’t stop!
"Mi piace""Mi piace"
I’ve been hiding around here for quite a while but wanted to comment. This is actually concise, don’t stop!
"Mi piace""Mi piace"
This is first-rate. I’ve reviewed the like recently but this is quite accurate. Kudos
"Mi piace""Mi piace"
This is awesome. I’ve read this opinion prior to this though this is pretty in-depth.
Kudos
"Mi piace""Mi piace"
I’ve been exploring around here for a good month however must comment.
This is pretty damn well composed, do another like this one!
"Mi piace""Mi piace"
Been researching this topic for the last half hour and I’ve reviewed quite
a large amount of comparable information to this, however this the one that helped me understand.
Pleasant and concise, ty.
"Mi piace""Mi piace"
STARE INSIEME NON ESIGE DIRE SOLO COSE INTELLIGENTI., MOSTARE LA PROPRIA MEDIOCRITà A VOLTE APRE LE PORTE E COLORA L AMICIZIA.
"Mi piace""Mi piace"